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Insuperlabel 2025: otto etichette, otto storie che ispirano

Insuperlabel 2025: otto etichette, otto storie che ispirano

C’è un momento, nel cuore di ogni progetto creativo, in cui l’idea prende forma, la materia si fa racconto e il design diventa emozione. Quel momento, per noi di Auroflex, ha un nome: Insuperlabel.

Il nostro contest di label design – nato per fondere il talento grafico con l’eccellenza della stampa di pregio – è giunto alla sua quarta edizione. Insieme ai nostri partner HP Indigo, Luxoro e Fedrigoni Self-Adhesives, abbiamo scelto di dare voce, ancora una volta, a visioni coraggiose e narrazioni visive capaci di sorprendere.

Lo scorso 14 maggio, al Packaging Première, abbiamo annunciato gli 8 finalisti. Otto etichette che non si limitano a vestire un prodotto, ma lo raccontano, lo elevano, lo trasformano in una storia da custodire.

Gli otto finalisti

 

Hangar Manzoni
Si aggiudica la finale con un’etichetta che parla con semplicità. Una texture di illustrazioni realizzate a mano evoca la dimensione più intima e artigianale del babà in vasocottura di Luca Scarcella. Segni leggeri, non invasivi, che raccontano gesti lenti, memoria e cura.

Claudia Antonazzo
Ispirata al tempo lento della lievitazione, la sua etichetta è un viaggio visivo tra forme organiche e tocchi caldi che celebrano la crescita naturale. Una composizione armonica che ispira sobrietà e attenzione al dettaglio.

Vanessa Fontebasso
Un’etichetta, quella di Vanessa, pensata come un trittico narrativo. Fronte, lato e retro si susseguono come un racconto: lamina bronzo, rilievi tattili e dettagli variabili si uniscono per rendere ogni barattolo unico, celebrando trent’anni di saper fare artigiano.

Uovo Studio
Gioco, ironia, memoria. Tre piccoli panettieri illustrati animano l’etichetta come in una mini-storia da scaffale. Il dialetto torinese e i colori vibranti: tutto concorre a rendere questo progetto un ponte creativo tra nord e sud, tra tradizione e innovazione.

D’Aroma Studio
Arriva in finale con un’etichetta che parla attraverso le mani. Una figura ispirata alla “Creazione di Adamo” di Michelangelo collega cuore e uovo, sentimento e materia. Ogni dettaglio – dalla carta alla composizione – è un omaggio sensoriale al lavoro manuale dell'alta panetteria di Luca Scarcella.

Maria Giannico ed Elisabetta Coccioni
Come ingredienti che si fondono lentamente, la loro grafica emerge da sfondi fluidi e tattili. Sulla loro etichetta, lamine calde, rilievi preziosi e texture materiche raccontano con sobrietà l’equilibrio perfetto tra artigianato e raffinatezza.

Giada Tamborrino
Un’etichetta che si ispira all'arte e agli antichi portoni torinesi, quella di Giada Tamborrino, tanto da aprire un varco simbolico sul babà che si intravede dal foro centrale. Materiali nobili e colori intensi uniscono, nel progetto, mistero, eleganza e trasparenza.

Advision
Impreziosisce il gruppo di fanalisti con un'etichetta che si esprime attraverso cinque simboli per raccontare un’identità, con una texture ispirata all’alveolatura dei lievitati per raccontare con modernità i sapori di una volta. Un bollo celebrativo in embossing e debossing celebra il trentesimo anniversario di Luca Scarcella.

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